Tutto cominciò quando lessi il libro "Lo squalo da milioni di dollari" di Donald Thompson, il libro spiega come funziona il mondo dell'arte contemporanea e da un'idea della grande quantità di soldi che girano intorno a queste opere d'arte. Tra queste ci sono anche gli "Spot paintings", ovvero i quadri di Damien Hirst che rappresentano dei pallini colorati disposti su una griglia ideale su sfondo bianco.
Ho sempre pensato che questi quadri fossero perfetti come arredo: allegri e colorati, si adattano bene a qualsiasi ambiente dal classico al moderno. Dopo aver letto il libro feci un po' di ricerche su internet e venni a sapere che Damien Hirst non realizza materialmente nessuna delle sue opere, seppi inoltre che aveva fatto causa ad altri per aver usato il motivo a pallini, che lui stesso riteneva di aver inventato. Fu così che, un misto con un misto di rabbia e impertinenza, mi decisi a produrre un personale spot painting.
Non ho mai avuto grandi capacità manuali e nel disegno riuscivo ad ottenere dei risultati accettabili solo dopo infinite prove, ma ormai avevo deciso. Così, dall'epoca in cui andavo ancora all'asilo, presi di nuovo in mano un pennello e realizzai il mio quadro: lo vedete raffigurato sotto.
Il quadro sosta da anni in soggiorno ed è stato l'inizio di una serie di personali esperimenti per migliorare la casa in cui vivo facendo "tutto da sola".